Enrico Deaglio presenta il nuovo numero di Diario, che dedica la copertina alla Cina ma da un punto di vista completamente diverso dal solito. L'inchiesta racconta la storia di Han Dongfang, il più importante sindacalista clandestino del Paese che fa tremare l'economia mondiale. Han Dongfang fondò il suo primo sindacato "popolare", contrapposto a quello governativo del Partito comunista cinese, a 26 anni, durante la rivolta di piazza Tien an men del giugno 1989. Per questo fu arrestato, maltrattato e in carcere si prese la tubercolosi. Liberato grazie a una campagna internazionale, fu espulso dalla Cina e oggi dirige una rete sindacale illegale da Hong Kong. Fa parlare i lavoratori cinesi nella trasmissione Radio Free Asia, raccoglie denunce e fornisce aiuto legale ai tanti operai cinesi arrestati per attività sindacale attraverso il China Labour Bullettin. E dà un consiglio anche all'Occidente: i dazi non servono, l'unico modo per contrastare l'invasione di proddotti cinesi a basso costo è premere affinché i lavoratori di quel paese godano dei diritti sindacali. Diario, nel suo piccolo, lo candida al Nobel per la pace.
Diario propone inoltre il libro "Alex Langer. Lettere dall'Italia", una raccolta di scritti del leader verde a dieci anni dalla sua morte.
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