Maso Notarianni, concorde con Howard Zinn, sostiene che negli Stati Uniti sta accadendo un nuovo fenomeno: non è la stampa - come fu per il Vietnam - a guidare il fronte antiguerra, ma l'opinione pubblica, che dai sondaggi risulta sempre più critica verso la permanenza in Iraq. Le cifre parlano chiaro: quasi 7 americani su 10 sono convinti che la guerra in Iraq abbia trascinato gli Stati Uniti in un pantano da cui sarà difficile uscire; e più della metà (dal 53 al 56%, a seconda dei sondaggi) definisce la guerra in Iraq un autentico errore. E televisioni e giornali, che fino ad ora hanno sostenuto le scelte di Bush, non possono non tenere conto di lettori e telespettatori.
Segue un approfondimento sugli ultimi fatti accaduti in Afghanistan a cura di Enrico Piovesana.
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