Ken Boothe è uno dei più straordinari cantanti dal passato della storia del reggae: è nato nel 1948 a Kingston ed ha iniziato come cantante sin da giovanissimo in duo con Stranger Cole ai tempi dello ska. Risalgono infatti al biennio 1963-65 i loro primi successi come "Artibella", "World's fair", "Hush" e "All your friends". Con il passaggio dallo ska al rocksteady emerse la calda e profonda vena soul di Ken che registrò materiale straordinario per Studio One tra cui grandissimi brani come "The train is coming", "I don't want to see you cry", "Puppet on a string" e "Moving away".
Acclamato come uno dei migliori cantanti del suo tempo Ken collaborò con la produttrice Sonia Pottinger per un ottimo hit come "Say you" nel 1968. Pur lavorando con altri produttori ed incidendo un buon numero di brani, all'inizio degli anni settanta questo cantante entrò a far parte della scuderia di Leslie Kong arrivando nelle zone alte delle classifiche giamaicane con "Freedom street" e "Why baby why". Oltre che dalla sua voce favolosa ed a doti interpretative superlative il suo successo in quegli anni è dovuto anche al suo bell'aspetto che ne fa un beniamino del pubblico femminile anticipando il successo di cantanti confidenziali come per esempio Gregory Isaacs. Oltre a collaborazioni con produttori come Herman Chin-Loy, Randys, Bunny Lee, Keith Hudson e Phil Pratt, si lega artisticamente per un certo periodo al cantante BB Seaton registrando un album sotto il nome di The Messengers. Il suo successo più clamoroso arriva comunque nel 1974 con "Everything I own", prodotta da Lloyd Charmers: la popolarità di questo brano esce dai confini degli appassionati di reggae ed arriva addirittura in testa alle classifiche pop inglesi nello stesso anno. Lo stesso brano arriverà nuovamente in cima alle classifiche negli anni '80 riproposto dai Culture Club. Nel 1975 Ken Boothe torna nelle classifiche pop in UK grazie a "Crying over you" che arriva all'undicesimo posto. Come tanti altri cantanti Ken stenta a trovare il successo negli anni successivi a causa di un frenetico cambio generazionale che porta alla luce decine e decine di altri cantanti più giovani. Continua comunque a registrare musica ed ad esibirsi fino ai giorni nostri in cui la sua voce vellutata è rimasta praticamente quella di sempre.
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