Torniamo a parlare delle possibili origini del virus dopo le novità delle ultime settimane: le richieste delle cartelle cliniche da parte degli USA, la pubblicazione di molte mail arrivate a Fauci e parliamo anche del modo in cui tutto questo viene percepito a livello del dibattito pubblico.
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17 Giugno 2021
13:37
SPESSO LA GALLINA CHE CANTA E' QUELLA CHE HA FATTO L'UOVO. Gli USA tramite il virologo Fauci ed il Presidente Biden attaccano di nuovo la Cina insinuando l'idea che il virus Sars-Cov-2 sia "uscito" dal laboratorio di Wuhan in quanto i servizi segreti americani sarebbero venuti a conoscenza che alcuni ricercatori cinesi nel novembre 2019 avrebbero sofferto di un grosso raffreddore o peggio di polmonite, motivo sufficiente per lanciare una notizia idonea a condizionare l'opinione pubblica e tenerla agganciata all'idea di colpevolezza della nemica Cina e di innocenza USA. Nel mondo girano tante notizie ed è difficile controllarle tutte e quando escono verità pericolose è sufficiente agire in modo che nessuno le riprenda per farle scomparire. E' il caso della notizia che l'Istituto Tumori di Milano e l'Università di Siena analizzando i campioni di 959 pazienti asintomatici per Covid, conservati per screening tumorale , abbiano riscontrato la presenza di anticorpi anti coronavirus fin da settembre 2019, mese in cui il Covid-19 evidentemente circolava in Italia (pubblicato su Tumori Journal). Inoltre la RAI ha annunciato un paio di volte che le ARPA di Lombardia e Piemonte hanno riscontrato il virus Covid-19 nelle acque di scarico in campioni prelevati nell'estate 2019, ben prima della scoperta dei malati cinesi. Ora io sono propenso a credere che, finchè queste notizie sono silenziate oppure non sono nemmeno criticate e contradette affermando almeno che i laboratoristi italiani sono vittima di clamorosi abbagli (oppure perfidamente disonesti), allora chi continua a puntare il dito contro la Cina fa parte di una organizzazione di imbroglioni globali che attua una strategia per silenziare queste evidenze e per distogliere da sè il dubbio di aver perlomeno contribuito a creare uno spauracchio mondiale e favorito una sperimentazione generale di terapia genica senza alcuno scrupolo. In fondo si sa che spesso la gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo.
Diego Rubboli