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30 Luglio 2005
23:35
Caro compagno vi illudete se pensate che basta far ritornare prodi al potere per avere giustizia.In questo paese stragisti e mafiosi , torturatori e assassini di compagni sono rimasti impuniti.Solo alcune persone che hanno compiuto reati all'estrema sinistra sono stati "sepolti vivi" con più ergastoli senza dargli alcuna possibilità di rifarsi una vita. L'ulivo non è riuscito neppure ad ottenere l'amnistia per queste persone e all'indomani dei massacri di Genova non ha mobilitato, come avrebbe dovuto fare i lavoratori per un grande sciopero generale continuo. Non hanno fatto niente neppure contro la censura e contro la legge 30 o la bossi fini.Anzi sulla legge 30 hanno sabotato il referendum proposto dalla CGIL, Rifondazione, Pdci,sinistra ds e Movimento. Occorre come ha detto giustamente tornare a Lenin perchè se dovesse accadere un colpo di stato fascista non saranno certo i prodi+margherite+ ect. che ci salveranno da nuove mattanze stile cile. Fanno ciò che vogliono: hanno invaso l'Iraq e prodi parla di "ritiro ritardato".Non capite che che non esiste più opposizione?
Alberto
30 Luglio 2005
22:31
L'intervento del compagno Cestaro mi ha commosso. E' uno della vecchia scuola, ma sempre attuale. I problemi del capitalismo che sfocia in imperialismo delle multinazionali è sempre attuale. E Genova ne è stato l'esempio. Riuscirà il futuro governo dell'Unione a fare, come chiede Cestaro e gran parte dell'opinione comune, piena luce su Bolzaneto e Diaz? Assicurare piena giustizia? Scoprire i mandanti della mattanza genovese?
Lorenzo
29 Luglio 2005
17:53
ciò che mi sembra più inquietante di tutta la vicenda G8, al di là del disgusto che provocano immagini e racconti, e dello (scontato) insabbiamento della verità da parte di stampa e istituzioni, è l'assordante silenzio che a distanza di anni continua ad arrivare dai rappresentanti delle "forze dell'ordine": è possibile che NESSUNO, all'interno di polizia-carabinieri-GdF abbia avuto la voglia e il coraggio di dissociarsi dai comportamenti che tutti abbiamo visto?? Dobbiamo dunque pensare che gli eroi che abbiamo visto in azione per le strade di Genova, alla Diaz e a Bolzaneto, siano pienamente rappresentanti dell'insieme delle donne e degli uomini che fanno parte dei vari corpi di polizia? Questo silenzio fa sì che gli eventi di Genova 2001 restino come una macchia indelebile sulla lealtà e sul livello di sensibilità democratica delle nostre forze dell'ordine.
marco
29 Luglio 2005
17:09
ha ricordato che nel 1960 il PCI mobilità tutta Genova proletaria contro i fascisti che volevano fare a Genova, città medaglia d'oro della Resistenza, una provocazione. Dopo i massacri del 2001 invece come ha detto Alberto l'ulivo non ha mobilitato il popolo italiano per far cadere questo governo. Provo vergogna dopo i massacri di Genova di vivere in un paese così incivile da promuovere addirittura questi torturatori e da lasciare liberi gli assassini di Carlo.
Maria
29 Luglio 2005
17:01
hanno spaccato una gamba, un braccio ed otto costole alla scuola diaz anche a questo signore. La descrizione fatta da questo signore del massocro operatoro dai torturatori di Genova è impressionante. Ho visto un filmato di una signora sui 50 anni con la testa grondante sangue; era nel corteo pacifista tra i Verdi ed il WWF!L'ulivo non ha fatto nulla all'indomani della mattanza per far cadere il governo berlusconi attraverso mobilitazioni di massa.sarebbe bastato un grande sciopero generale politico continuo. Non lo hanno fatto.Raitre ha divulgato la notizia pochi giorni fa che molti dei torturatori di Genova avrebbero fatto carriera. Trovo tutto questo aberrante ed aberrante che gli assassini di Carlo Giuliani barbaramente trucidato non siano ancora in carcere e condannati per questo feroce assassinio.
Alberto
31 Luglio 2005
20:00
Concordo con il compagno Alberto. Forse avete dimenticato la repressione di Napoli?c'era l'ulivo al governo all'epoca.prodi non è più credibile dopo che l'italia ha concesso le basi per la guerra contro la Yugoslavia.e' tutta l'unione non solo prodi che parla di "ritiro ritardato" cioè del non ritiro da Nassirya dei militari.Questo mi inquieta tanto quanto le stragi e le repressioni i cui responsabili sono liberi.
Maria