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Con un?ospite eccezionale, la signora Seiko Ikeda, sopravvissuta a Hiroshima, si è tenuto a Milano, il 5 agosto, un convegno dedicatoalla lotta contro la proliferazione nucleare. Che, malgrado il Trattato del 1970, continua la sua inesorabile corsa: malgrado gliimpegni internazionali, attualmente la Russia possiede 22.000 testate, gli Usa 12.000, la Cina 400, la Francia 450, la Gran Bretagna260, Israele circa 200, l?India 65, il Pakistan 39?Al convegno hanno partecipato inoltre Lisa Clark e Don Albino Bizzotto del Beati Costruttori di Pace e Irma Dioli, assessore alla Pacedella Provincia di Milano.
Il convegno si è tenuto il 5 agosto 2005

3 commenti


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10 Agosto 2005
14:06

Una notizia inquietante da Indymedia, sulla "democrazia" usa: 44 membri del Congresso degli Stati Uniti hanno scritto una lettera all?ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, con la quale chiedono in sostanza al governo Berlusconi di chiudere la bocca a chi, opponendosi con l?iniziativa politica alla strategia aggressiva e guerrafondaia degli USA, sostiene la legittima Resistenza del popolo iracheno. In particolare la lettera chiede di fatto la messa fuori legge del Campo Antimperialista, una delle componenti della coalizione che sta organizzando la Conferenza internazionale per la pace e la Resistenza in Iraq prevista per i giorni 1 e 2 ottobre proprio in Italia. VOGLIONO CHIUDERCI LA BOCCA: NON CI RIUSCIRANNO! Comunicato del Comitato organizzatore della Conferenza Internazionale del 1-2 ottobre 2005 Le pretese e l?arroganza della classe politica americana non hanno limiti. 44 membri del Congresso degli Stati Uniti hanno scritto una lettera all?ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, con la quale chiedono in sostanza al governo Berlusconi di chiudere la bocca a chi, opponendosi con l?iniziativa politica alla strategia aggressiva e guerrafondaia degli USA, sostiene la legittima Resistenza del popolo iracheno. In particolare la lettera chiede di fatto la messa fuori legge del Campo Antimperialista, una delle componenti della coalizione che sta organizzando la Conferenza internazionale per la pace e la Resistenza in Iraq prevista per i giorni 1 e 2 ottobre proprio in Italia. E proprio la conferenza è il bersaglio più generale dei parlamentari USA. La loro richiesta è che il governo italiano ne impedisca in ogni modo lo svolgimento. Proprio questa forsennata aggressività dimostra da un lato la natura totalitaria del disegno di dominio planetario di Washington e, dall?altro, l?assoluta centralità della lotta di liberazione condotta dal popolo iracheno contro le truppe di occupazione. Proprio per questo la Conferenza di ottobre assume una grande importanza anche come occasione per una pace giusta in Iraq. Il fatto che gli USA vogliano impedirla deve essere un grande stimolo per la sua piena riuscita. Le pazzesche pretese degli Stati Uniti debbono essere respinte. E? ora che il movimento contro la guerra faccia sentire la propria voce. E? ora che tutti i democratici si mobilitino a difesa delle libertà costituzionali. Sostegno alle lotte dei popoli oppressi e difesa delle libertà democratiche sono infatti due facce della stessa medaglia, due aspetti di una stessa battaglia che devono vivere uno accanto all?altro. Vogliono chiuderci la bocca: non ci riusciranno! No al dominio americano sul mondo No alla sudditanza, difendiamo la sovranità nazionale Viva la lotta di Resistenza del popolo iracheno Firenze ? 5 agosto 2005 Comitato organizzatore della Conferenza Internazionale del 1-2 ottobre 2005 http://www.iraqlibero.at

Alberto

9 Agosto 2005
21:17

Le conferenze non servono.Lo scontro è tra capitale e lavoro: tra l'imperialismo e gli interessi dell'umanità.Fino a quando l'intera umanità non sarà governata da società comuniste avremo sempre chi in nome del profitto commetterà i peggiori crimini contro l'umanità. Purtroppo occorrerebbe un vero partito comunista non Bertinotti che dialoga con prodi e con la sua strategia del "ritiro ritardato dei militari dall'Iraq"La politica estera di prodi è identica a quella di berlusconi ed anche la politica economica e sull'immigrazione (vedi pacchetto treu, legge biagi e Cpt).Se la pace continueranno ad invocarla i religiosi senza mobilitare la classe operaia bush continuerà indisturbato la sua guerra e la distruzione dell'umanità sarà certa. Occorre rompere con la politica di prodi o i bush resteranno al potere e questo paese continuerà ad avare centinaia di basi usa-nato con centinaia di porcherie nucleari.

Maria

9 Agosto 2005
17:14

NON DIMENTICARE TUTTI I GENOCIDI E TUTTE LE INVASIONI MILITARI! L'intervento della signora Seiko Ikeda ha fornito informazioni preziose e condivido molte cose che ha detto.Non si può parlare di pace senza parlare di politica, di imperialismo, di intreressi di classe. Noto con piacere che alla provincia di Milano ora c'è una donna ed una pacifista perchè Milano non ne può più delle destre e della cultura delle invasioni militari , delle "guerre umanitarie" propagandate dalle destre. Mi auguro che Milano dia l'esempio a tutta l'Italia con un governo realmente di sinistra, pacifista. In questo momento il genocidio del popolo iracheno continua e nel centrosinistra c'è chi parla di "ritiro ritardato" dall'Iraq.Questa posizione è la stessa dele destre!Occorre invece una presa di posizione netta contro la politica di bush delle g"guerre preventive" e contro l'invasione militare dell'iraq.Due giorni fa nei pressi di Nassirya la polizia irachena ha sparato su dei manifestanti che protestavano per la mancanza d' acqua, di elettricità e del lavoro. Rabbrividisco all'ipotesi che i militari italiani abbiano addestrato questa polizia.Bertinotti deve rompere con la politica dei "ritiri ritardati" che sostanzialmente vuol dire non ritirare i militari.la pace si costruisce con atti politici concreti oltre che con le mobilitazioni dei lavoratori e degli studenti.Gli usa continuano ad utilizzare il nucleare contro il popolo iracheno fomentando insicurezza ed uno scontro di civiltà.Noi non siamo i responsabili della orrenda guerra contro la Yugoslavia nè della invasione dell'Iraq:Prendiamo la metropolitana e diversamente dai signori della guerra non abbiamo megaville con relativi buncher.Vogliamo vivere e vivere in pace e per questo dobbiamo chiedere subito l'immediato, istantaneo ritiro dei militari da Nassirya! VIA L'ITALIA DA NASSIRYA IMMEDIATAMENTE! BASTA GUERRE; INVASIONI,TORTURE E MASSACRI!

Alberto