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Letizia Tomassone: Ecologia, pace e giustizia sociale nell’ottica del cristianesimo evangelico

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Letizia Tomassone - Ecologia, pace e giustizia sociale nell’ottica del cristianesimo evangelico
mercoledì 24 marzo 2021

“Giustizia, pace e integrità del creato” sono stati i tre temi guida della riflessione protestante fin dall’assemblea mondiale di Seul (CEC 1990). Veniva così resa immediatamente visibile la connessione tra gesti di giustizia e di pace e pratiche sostenibili verso il pianeta che tutti ci sostiene e che è creazione e dono di Dio. Questa riflessione, che ha toccato sia delle elaborazioni teologiche (es. J. Moltmann) sia le pratiche delle chiese e dei singoli credenti, si è sviluppata nella direzione della “giustizia climatica”. Lo ha fatto a partire dal grido giunto dalle chiese evangeliche delle piccole isole del Pacifico, che rischiano di essere sommerse a causa dell’innalzamento del livello degli oceani. Non solo si perdono così dei ricchi ecosistemi, tra cui le barriere coralline sbiancate e uccise dall’acidificazione delle acque; si creano anche dei movimenti drammatici di profughi senza più terra, senza lingua, cultura, religione, popolazioni intere che diventano profughi ambientali. La giustizia climatica ci fa percepire chi è oggi “la vedova, l’orfano e lo straniero” di cui parlano i profeti: sono gli ambienti naturali devastati, sono le popolazioni colpite da alluvioni o siccità, e i profughi climatici. Dove trovare speranza? Forse tra le donne del Kenia che hanno piantato milioni di alberi per costruire una barriera verde di fronte all’avanzare del deserto. Forse nell’impegno a contrastare razzismo e povertà nelle periferie urbane delle megalopoli che attirano i poveri e poi li privano di ogni diritto. Forse nella bellezza necessaria alla vita.

Rassegna “Le religioni e la terra: pace con la natura e armonia tra gli uomini”, a cura del Centro Studi Antonio Balletto

Visita: palazzoducale.genova.it


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