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Utopia/utopie - Rototom il più grande festival reggae del mondo

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Il Rototom Sunsplash. Un piccolo gruppo tenuto insieme da grandi sentimenti Tanta fatica, pochi soldi, tanta musica. Il Friuli, la provincia italiana, e poi la Spagna. Una grande scommessa: coniugare amicizia e lavoro, etica e progettualità. Oggi il più grande festival di musica reggae del mondo. Inseguire il sogno ad occhi aperti.

Fin dagli esordi tante sono state le difficoltà e le battaglie da sostenere per portare avanti il lavoro, oggi con una pandemia in atto non ci si perde d’animo.

Questo video ripercorre la storia e le strade dell’Utopia (realizzata) del Rototom.

Video a cura di Tommaso D’Elia e Simone Pallicca

31 commenti


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23 Luglio 2021
08:22

Vi auguro a tutti voi il meglio della vita, spero di potervi rivedere. Vi ricordo sempre nel mio cuore

Evelinda Menengon

23 Luglio 2021
08:18

L'ho visto crescere ad Osoppo anno dopo anno , meraviglioso!!!

Fabio Torreggiani

23 Luglio 2021
08:15

Grande progetto Filippo, complimenti!

Betta Buttiglione

23 Luglio 2021
08:11

Tommaso D'Elia non finirá mai di stupirci: sta pubblicando - su arcoiris tv - una serie di piccoli documentari sul tema delle utopíe e uno di questi riguarda proprio la nostra esperienza come rototom. Onorati di far parte di questa collezione e soprattutto di essere considerati come la rappresentazione pratica di un'utopia. Grazie Tommaso e grazie a tutti quelli che hanno creduto e reso possibile tutto ció. L'avventura continua

Filippo Giunta

22 Luglio 2021
20:46

Evviva i Sogni e i Sognatori! Bravi!

Alessandro

22 Luglio 2021
19:26

Bravissimo Tommaso, da México tanto riconoscimenti. Baci

Alessandra

22 Luglio 2021
09:07

È straniante ( forse augurale ) vedere tante persone insieme e vicine dopo due anni di divieti. E Filippo ,Tommaso e Simone ci raccontano la vera natura che li muove : stare insieme per un buon motivo. Auguri al Rototom ( ed al campeggio ) !

Carlo

21 Luglio 2021
18:08

UTOPIAN FILIPPO- Uno scarno spaccato sul festival Reggae (e dintorni) più noto al mondo, attraverso una video-intervista tra il friulano Filippo Giunta, fondatore /patron del Festival e l'amico storico, Tommaso D'Elia, noto film-maker romano, che da ben oltre vent'anni documenta, attraverso svariate produzioni TV l'iter ed i successi della manifestazione. Filippo racconta il Festival, dai primi anni, dopo la loro migrazione da Pordenone ad Osoppo, dove l'evento è cresciuto rapidamente attirando annualmente centinaia di migliaia di spettatori mitteleuropei, non solo amanti della musica reggae ma attratti dallo splendido Social Forum, dedicato all'attualità, ai trend ed alla evoluzione socio-economico ed ecologica del pianeta Terra... Rrimarca quanto l'utopia, ovvero una ricerca di un mondo migliore sia stata da sempre il "reason why" del Festival, ideato da 4 amici amanti della musica reggae, passando dalle prime esperienze di "discoteca reggae" l'affiatamento e la voglia di fare insieme, ha favorito una crescita di un gruppo coeso e determinato con interessi sociali che vanno ben oltre la sola musica; difatti, oltre alle Stelle del Reggae, al festival è facile incontrare personaggi ed intellettuali come Peter Cohen, Serge Latouche, Felice Casson, Moni Ovadia, Beppino Englaro, Giuliano Giuliani, e premi Nobel per la pace come Nigoberta Manciù, oppure il giornalista 'contro', Giulietto Chiesa o - come ad Osoppo - imbattersi in Don Ciotti con la sua scorta. L'intervista parte con l'intervento al Forum del grande Don Gallo, che racconta quanto male possa fare ad una sana crescita dei giovani, una chiesa cattolica fondata su ipocrisia e pruderie, usando l'esempio della auto-stimolazione sessuale, dove il 'piacere', viene bollato come... 'peccato'. Nel chiudere la bella intervista, una sincera conversazione tra amici di lunga data, Filippo rivela ancora una "utopia concreta", un nuovo, prossimo progetto, fondata sempre attorno al concetto di 'raduno', come agli esordi del Festival negli anni 90, in pratica, un campeggio-rifugio, ubicato nella comunità di Murcia, ad Aguila, sulla estrema costa sud spagnola, in area protetta, e dalla capienza limitata, ma aperto tutto l'anno dove Filippo spera di offrire un posto dove "Ricaricare le pile, in modo da poter riaffrontare il brutto mondo la fuori".....All for a better world. Tony Shargool

TONY SHARGOOL

21 Luglio 2021
10:16

Bello Bello in questo periodo di paura e incertezza un messaggio positivo che ci fa sperare in un futuro migliore

massimo

21 Luglio 2021
03:45

Molto interessante. L'atmosfera, l'entusiasmo dei partecipanti. Soprattutto adesso l'idea di creare una città permanente. La poesia finale bellissima. Girato super bene. Avevo intravisto un documentario su Angela Davis che poi è sparito, dove posso recuperarlo? Grazie e complimenti!

Vittoria Pasquini