"Vorrei che tu, Lapo e io. Punto". Diario in edicola venerdì 16 settembre dedica la copertina a Lapo Elkann, "brand communicator" della Fiat. Diario racconta "odi e madrigali" dedicati dalla stampa italiana alla Grande Punto, la vettura del rilancio Fiat. Un diluvio di aggettivi iperbolici, di metafore acrobatiche, di lodi esagerate: la Punto è "un'icona", "trasmette emozioni", "è bella nel cuore", ha un "granitico retrotreno" e via inneggiando. L'inchiesta comprende anche un intervento di Oddone Camerana (azionista Fiat ed ex responsabile della pubblicità), molto critico sull'attuale gestione dell'azienda. E un'inchiesta su come la Fiat, con l'Eni e l'Agip, abbia ucciso nella culla il biodiesel italiano, ostacolando nell'ultimo decennio la diffusione del carburante ecologico estratto dall'olio di colza e di girasole.
Tra gli altri servizi: lo scrittore Angelo Ferracuti racconta la marcia Perugia-Assisi e parla della Liberation Music Orchestra, che si oppose alla guerra in Vietnam e oggi risorge contro quella in Iraq; dal Festival di Venezia, il film anti Mel Gibson di Pasquale Scimeca e l'improvvisa apparizione di Sabina Guzzanti con "Viva Zapatero".
E' sempre in edicola con Diario "Prigionieri in Iraq", la controinchiesta sul proprio rapimento scritta dai due reporter francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot.
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