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Assunta Sarlo, giornalista di Diario, interviene sulla questione dei Pacs

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Assunta Sarlo, giornalista di Diario, interviene sulla questione dei Pacs dopo gli interventi di Prodi e Rutelli e del cardinale Ruini. E sostiene che in Italia si assiste ad un vero arretramento della cultura e dei diritti e a un'eccessiva subalternità della politica alla Chiesa cattolica.
Visita il sito: www.diario.it

1 commento


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24 Settembre 2005
15:15

CONTESTATO RUINI A SIENA Al grido di "Vergogna! Vergogna!" e "Siamo tutti gay" centinaia di studenti dell'Università di Siena hanno contestato Ruini e le sue dichiarazioni sygli omosessuali e le lesbiche. Berlusconi ha commentato : "E' un fatto che mi addolora. Evidentemente erano degli studenti non liberali. Si rispettano le opinioni di tutti, soprattutto quelle che non sono le proprie". Segue a ruota Casini: "Come autorità dello Stato italiano desidero indirizzare a sua eminenza il cardinale Camillo Ruini, la mia più viva solidarietà per l'inqualificabile episodio che lo ha costretto nel pomeriggio a interrompere un suo discorso a Siena per la contestazione e le grida di un gruppo di giovani". Poi una perla: "Temo che questo triste episodio sia uno dei primi frutti avvelenati di una campagna caratterizzata da troppe intolleranze verso la Chiesa". Per l'"opposizione" uguale condanna da ds e prodi. Dove sta la differenza?Non votare i signori dell'univo-unione è più che mai il dovere di ogni comunista e di ogni laico.Perchè mai un disgraziato poi, un lavoratore che porta ancora sulla pelle le profonde cicatrici della flessibilità e della precarietà dovrebbe votare per i signori che lo hanno costretto alla precarizzazzione permanente? Tali signori si sono ben guardati dal riservare a loro stessi lo stesso trattamento!i signori dell'ulivo si sono presi delle belle poltrone di velluto posti fissi al caldo con ogni genere di privilegio.La flessibilità e gli stipendi da fame? No per loro solo salari plurimilionari, delle belle poltrone di velluto rosso, posti fissi, viaggi gratuiti ed altri privilegi.

Alberto