PROLOGO PER TECNACRIAAlcuni individui portano avanti la propria esistenza tra le angherie di istituzioni più o meno legali, di gruppi più o meno organizzati, della stessa gente comune. Vivono schiacciati continuando a lavorare e a subire. A volte però i "curvi", anche da soli, possono alzarsi e ribellarsi al sistema di cose dato.
La storia che vedrete in Tecnacria è un falso-ipotizzabile. Si rifà a reali modi di vivere e di relazionarsi tipici dei luoghi rappresentati. Questi processi si sono irrigiditi, nel panorama figurativo degli italiani, in stereotipi incancreniti dal lavoro di scrittori, registi ed intellettuali.
TECNACRIASulle colline ai piedi del vulcano Etna, in un tempo non ben definito, tre rivoluzionari del "Fronte di Liberazione Siciliana" minacciano di far esplodere una bomba in un imprecisato centro istituzionale dell'isola. Il loro fine: rendere l'isola indipendente dall'Italia. Il potente segretario del "Movimento Sicilia Sociale" particolarmente interessato alla notizia, decide di organizzare un incontro al quale prenderanno parte i rivoluzionari, un Boss-imprenditore ed il proprietario dei maggiori organi d'informazione dell'isola. Casualmente un pavido e sfortunato rappresentante di terra dell'Etna si ritroverà all'interno dell'"uovo nero" dove si svolge l'incontro. A questo punto la sua funzione sociale volgerà verso prospettive inaspettate.
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