Negli ultimi giorni ha ripreso a circolare una lista di parole, redatta da Stefano Bartezzaghi, che vorrebbe denunciare attraverso le differenze tra il maschile e il femminile il fantomatico e intramontabile sessismo della lingua italiana. Avrete forse visto una pezza di Valerio Lundini proprio su questo.
Diversi di voi mi hanno sottoposto questo elenco, che fino ad ora avevo avuto la fortuna di non conoscere; ma ammetto di essermi divertita non poco davanti alla fragorosa stupidità di questi esempi.
Facciamoci una risata mentre fuggiamo dal galoppante sessismo che vuole divorarci tutti (tuttə).