La vita è un insieme più o meno casuale di eventi che, al loro verificarsi, si lasciano dietro una scia, un'impronta, che ci spinge a misurarne grandezza e contorno, per cercare di capire l'intima essenza di ciò che è avvenuto. Così è normale, che pezzi di vita s'incontrino e s'accavallino al bancone di un bar, o che le parole lasciate su di un sottobicchiere, una poesia, un canto d'amore, leghino e sleghino dei pezzi d'esistenza. Un'esistenza che non è più (o forse non è meno) di una cavalcata, inutile, verso una prossima meta, brumosa, evanescente, inconsistente come la spuma delle onde, una cicatrice, una scia che lo scafo di una nave scava nel mare durante il suo viaggio.
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