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1 Maggio 2006
19:44
Come al solito....... la gente parla senza sapere la vera realtaà del Venezuela. Basta chiedere a qualsiasi ITALIANO che conosca il paese da più di 10 anni per conoscere la vera storia di una nazione ROVINATA dalla DITTATURA e il TOTALITARISMO.....!!! I venezuelani vivono un incubo da 8 anni.....!! CHAVEZ è un DITTATORE eletto dal popolo innocentemente.
Acid Bean
28 Febbraio 2006
10:15
Hola .. me llamo Fabiola Larez soy Venezolana... solo les quiero decir que hemos formado una Asociacion de Venezolano en Napoli que se llama Amiga America Latina "Unidos por Venezuela" tambien un circulo Bolivarianos llamado "Simon Rodriguez" le hago un llamado a todo los Venezolanos o Italio-Venezolanos si esta interesados en compartir con nosotros como Asociacion esta coordiarmente invitado.. si amas a Venezuela la belleza de su gente sus playas, sus tradiciones, si estranas la arepa y te mueres por una hallaca en diciembre... comunicate con nosotros tambien realizamos una revista que sale mensual ... donde hablamos del Venezuela y toda la America latina... nos reunismos siempre y hacemos fiestas Venezolanas... convenio, y tantas otras actividades ...En la union esta la fuerza... por el amor de Venezuela mis contactos son aso.unidosporvenezuela@yahoo.it circulobolivarianosimonrodriguez@yahoo.it fabiola_larez05@yahoo.it *****TE ESPERAMOS***** P.S. Somos un grupo de Venezolanos grande... pero necesitamos mas personas, porque estamos haciendo un censo de Venezolanos en Italia...
fabiola larez
18 Febbraio 2006
20:51
caro cosmo, hai ragione, per capire bisogna andare oltre un documentario breve su un evento "minore". e io ho seguito il tuo consiglio. a gennaio ho spiegato a mio marito e ai miei figli che dovevo assolutamente capire, ho preso un aereo, e sono andata a vedere. però onestamente non ho seguito il tuo consiglio fino in fondo. infatti piuttosto che nei centri commerciali e alla margherita, me ne sono andata alla casa guzman, nel quartiere di petare di caracas, nei vari mercales, per la strada. una volta per curiosità mi sono spinta fino alla mercedes. lì ho avuto la prima impressione negativa... in effetti stona, la gente non è felice, si lamenta. molte giovani si lamentano dell'ultimo intervento di crioliposcultura in prossimità della terzultima protesi mammaria... da quando c'è chavez la devono pagare a prezzo pieno, perchè per i medici è un casino farle passare per aspirazioni di cisti. nelle precedenti occasioni ho visto fabbriche di scarpe in cui mentre 40 donne e uomini lavoravano in cerchio, parlando, scambiandosi consigli e confidenze, 5 o 6 erano in pausa. altri partecipavano ad assemblee di gestione e programmazione della produzione; oppure ho visto famiglie ricevere assistenza sanitaria gratuita e pubblica, case private offerte dai proprietari per ospitare cucine comuni per i poveri del quartiere (spesa coperta dal governo, SPRECONI!). mah... questo chavez pretende che tutti campino decentemente, e mica solo in venezuela... porca miseria! è pazzo!!!! se sapete lo spagnolo fatelo un giro sulle chat... evitando quelle made in usa, magari.
bj
10 Dicembre 2005
11:31
Chiedetelo ai venezuelani per la strada, chiedetelo al popolo quando non ha paura di parlare. Saprete la verità. Chavez è un despota! Chavez: sirena venezuelana Di Cosmo de La Fuente Quando al mattino spalanchi la finestra su Caracas la vita è già cominciata da un pezzo. La naturale allegria del venezuelano è un po? intiepidita dalla soffocante situazione economica. E? vero che il caraibico ha sempre voglia di vivere e che trova nella musica e nell?amore la giusta compensazione alla miseria in cui vive. Quando però il caraibico diventa genitore cominciano ad esistere anche le necessità dei figli, che per crescere hanno bisogno di alimentarsi e tutto il resto. In Venezuela manca il necessario oramai, da Svizzera sudamericana, come veniva chiamata, si avvia verso una situazione simile a Cuba o all?Albania . Sapete cos?è la ?cadena?? Ve lo spiego in due parole. Chavez che a reti unificate e magari ?sniffato? fino ai reni parla e parla, in diretta tv, per dieci ore senza fermarsi mai, in un turbinio di parole e insulti simil Saddam. Non è vero che tutto il popolo è con Chavez, provate a entrare in qualsiasi chat venezuelana e se masticate un po? di spagnolo l?aggettivo più usato dalla gente per definirlo è ?el loco? (il pazzo). Pazzo di sé, dietro una facciata comunista si nasconde un dittatore violento abituato ad atti cruenti. Parla di popolo e di povera gente ma la maggior parte sa che non è vero quello che dice. Anti Usa si dichiara perché sa di poter essere smascherato, mentre la Spagna l?ha armato fino ai denti. Pochi giorni fa le elezioni per il Parlamento. I milioni di oppositori si sono astenuti dal votare, tanto il signore avrebbe dimostrato con la forza di essere il vincitore. Lo è stato ugualmente, con il 100% dei voti perché hanno votato solo i suoi e sapete quanti erano i votanti di quelli aventi diritto? Erano soltanto il 15%, del 85% restante cosa vogliamo farne? Bugiardi i sinistroidi italiani che asseriscono che Chavez sta con il popolo, bugiardi e noi venezuelani lo sappiamo. Vergognatevi a dirlo, lui non sta con noi. Noi abbiamo bisogno di cibo e di poter vivere, lui ci sta portando alla deriva. E? questo il vostro concetto di Comunismo che volete anche per l?Italia? Ma la vostra propaganda politica è basata soltanto sulle bugie? Hugo Chavez è un altro falso comunista preso ad esempio anche dalla sinistra italiana e per noi, che di politica non ci occupiamo se non per denunciare quando stiamo male, prendiamo le distanze dalla sinistra se averla al governo significa soltanto distruzione, oppressione e miseria nel nostro Paese bellissimo. Chiedetelo ai venezuelani, per la strada, chiedetelo voi cari turisti quando siete a Margarita o a Los Roques o passeggiate nei shopping centers di Caracas e vi renderete conto di come sia falsa la propaganda elettorale della sinistra italiana. Cosmo de La Fuente cosmo@cosmodelafuente.com
cosmo de la fuente
13 Dicembre 2005
17:54
Per contatti con la produzione del filmato scrivete a: el_gato@hotmail.it
N.A.
9 Dicembre 2005
03:36
il video mette in evidenza la stridente contraddizione tra la pedanteria e il tono formlale del sindaco del municipio contrapposto al vivo e realmente sentito intervento del comandante. Insomma, mostra senza fronzoli la realtà: il vecchio da una parte che tramonta e il nuovo, quello vero, che avanza con entusiasmo. il fatto che il sindaco di Roma non si sia fatto vivo è un sintomo che la dice lunga su cosa esprima oggi certa sinistra...
Ciro
7 Dicembre 2005
18:39
Grande Chavez ! Una persona che sta' facendo la storia del Venezuela. Nelle sue parole grandi temi e messaggi.Guardatelo ! Grazie Arcoiris sempre presente nell'assenza dei tanti.
Giuseppe
6 Dicembre 2005
17:50
trovo il filmato molto interessante e ben strutturato. Mi ha colpito soprattutto l'ironia del Presidente Chavez nei confronti del "nostro sindaco" di Montesacro (come lo apostrofa più volte!)....che sottolinea l'assenza del sindaco di Roma ad una cerimonia, molto intrigante da un punto di visto storico e culturale, che si svolge nel territorio di sua competenza ed in presenza di un Capo di Stato straniero!
cosimo rossi javicoli
1 Dicembre 2006
18:56
Sono appena arrivato ed ho subito respirato il clima preelettorale fatto di raduni spontanei ed organizzati in giro per la città dei sostenitori di Chavez molto festosi (musica, interventi,...) sembrano prepararsi più ad una festa che ad una tornata elettorale. Non è solo l'espressione emotiva dei sentimenti popolari in giornate comunque delicate, ma anche la risposta al clima di terrore che gli oppositori vorrebbero creare intorno alle elezioni. Non avendo altra arma propagandistica che la provocazione e non esistendo in realtà un progetto alternativo al processo bolivariano, l'opposizione, divisa e povera di contenuti, tenta di far leva sulla paura di ritrovarsi nel clima del 2002. Non è raro ascoltare commenti nei quartieri tradizionalmente reazionari di Caracas circa la necessità di fare scorta di provviste e candele per far fronte alla crisi che potrebbe esserci dopo le elezioni? E' certo che i supporters, soprattutto internazionali, dei partiti di opposizione farebbero di tutto per non assistere al trionfo di Chavez cercando di guastare la festa bolivariana, ma come ricorda il Vice Presidente Josè Vicente Rangel nelle fasi conclusive della campagna elettorale le condizioni sono molto diverse da quelle di 4 anni fa: oggi il popolo cosciente in piazza ed il supporto delle istituzioni civili e militari non daranno spazio ad una reazione destabilizzatrice come quella che fu possibile mettere in atto durante il colpo di stato del famoso 11 Aprile. Nella chiusura della campagna elettorale lo stesso Chavez oggi, dal Salòn Ayacucho nel palazzo di Miraflores alla conferenza stampa dove erano presenti media di tutto il mondo, si è dichiarato sereno e soddisfatto dell?atmosfera nel periodo preelettorale durante il quale non si sono registrati episodi di violenza o incidenti di sorta (di per sé un elemento di novità non secondario). Il Presidente parla di fermento amoroso, di frenesia di arrivare all'esito positivo previsto delle elezioni di Domenica appellandosi al senso di responsabilità di chi dovrà riconoscere la volontà del popolo espressa democraticamente ammettendo la sconfitta come è successo in Brasile, Nicaragua e, più recentemente in Equador con la vittoria di Correa. La serenità dimostrata non rappresenta un adagiarsi o un rallentamento della lotta o del processo rivoluzionario, al contrario è il frutto della consapevolezza delle conquiste ottenute come punto di partenza per una nuova fase. Appellandosi ai giornalisti presenti li esorta a confrontare la realtà odierna del Venezuela rispetto al paese che hanno conosciuto e visitato tante volte. Un paese saccheggiato per secoli delle proprie ingenti risorse, i cui proventi finivano in gran parte all?estero ed il resto non bastava a pagare il debito estero che continuava ad aumentare. Un paese che nella sola decade tra gli anni '80 e '90 ha visto esplodere le contraddizioni economiche e sociali dando vita alle peggiori conseguenze immaginabili (rivolte violente, terrorismo di stato, persecuzioni politiche, militari, repressione?). In meno di 8 anni l?attuale governo ha rivoluzionato la realtà del paese che, lontano dalla risoluzione di tutti i problemi, ha però intrapreso un percorso che rappresenta ben più di una inversione di tendenza. L?incremento del 10,6% del P.I.L. (circa il doppio del tasso precedente) - nonostante il sabotaggio continuo, il colpo di stato, le serrate padronali? - è uno degli elementi concreti su cui poggia la politica di Chavez. Dando lavoro ad oltre 4 milioni di persone riducendo dal 20% all?8% il tasso di disoccupazione e garantendo l?accesso libero e gratuito ai diritti fondamentali come la sanità o l?istruzione, il governo bolivariano continua a dirigere un processo rivoluzionario di emancipazione del popolo venezuelano che ne riconoscerà i meriti anche attraverso il voto. Questi e molti altri esempi e dati porta il Presidente al cospetto della stampa internazionale, sia nella politica interna sia estera: per citare un esempio sul nuovo ruolo del Venezuela, da cenerentola dell?America Latina a punto di riferimento internazionale, nel 2008 Caracas sarà sede del 2° incontro tra Africa ed America del Sud, oltre naturalmente al ruolo consolidato di nuovo leader nel continente americano in alternativa al modello statunitense. Gli stessi analisti politici, economici e sociali internazionali convengono che sia auspicabile la vittoria di Chaves per gli equilibri che determina e che non è vero che la sua rielezione genererebbe il caos, ma sarebbe vero il contrario. Chi riuscirebbe a mettere in discussione la validità dei progetti come le leggi sulle terre o sulla pesca? Chi tornerebbe indietro rispetto ai successi ottenutiti capillarmente nella società venezuelana attraverso le ?misiones?? Queste sono le certezze che fanno vivere con serenità queste ore di attesa l?intero popolo di Bolivar: i dati concreti che può vantare a suo favore fanno di Chavez il predestinato per altri 6 anni nonostante la propaganda dell?opposizione attraverso i media nazionali ed internazionali. Domenica 3 assisteremo all'inizio di una nuova fase, si tratta solo di aspettare per vedere come. Caracas, Venerdì 1 dicembre 2006 El_gato
el gato