La riscoperta del futuro – Il festival di Limes VIII edizione
Come potrebbe configurarsi il mondo fra trent’anni, nel 2051? Trent’anni sono oggi il tempo di una generazione – almeno in Europa e nella parte più agiata e pacificata del pianeta. Segmento dunque indicativo di una fase storica e dei suoi mutamenti. Esercitarsi su varie scale spaziali a immaginare quale possa essere l’assetto futuro ma non troppo delle diverse collettività, a cominciare dalla nostra Italia, non è solo sfida intellettuale ma anche progettazione.
Pensare il futuro significa concepirlo a partire da tradizioni, idee, punti di vista caratteristici delle nazioni e delle comunità coinvolte. Scontando quindi i condizionamenti del passato e delle mentalità radicate. Quanto l’orizzonte futuro sia non solo pensabile, ma anche determinabile nelle competizioni geopolitiche correnti e prossime, sarà oggetto preliminare di analisi, grazie anche allo specifico contributo di scienziati e filosofi.
Il futuro delle maggiori potenze sarà quindi al centro del dibattito, incrociando le loro diverse aspettative e ambizioni sui dinamici assetti mondiali attorno alla metà del secolo.
Visita: palazzoducale.genova.it