Ancona, 18/10/2019 | Si è spesso insistito sull’eccezionalità della vita umana. L'uomo avrebbe congedato per sempre le traiettorie dei viventi non umani. Il linguaggio sarebbe stato il fattore decisivo di questa separazione. È tempo di interrogare tutto questo come il sintomo di un'intera cultura. E di ripensare l'origine della vita umana come ciò che annoda la vita umana a tutte quelle vite non umane che stanno intorno all'uomo e forse dentro l'uomo.
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