Ancona, 19102019 | Gilles Deleuze legge Marcel Proust e si chiede: che cosa ci fa pensare, che cosa ci fa ricordare, che cosa ci mette sulle tracce di noi stessi? Sono i segni, sono i traumi. Si comincia sempre con una ferita. Non la meraviglia genera il pensiero. La meraviglia è dotta, è una perla della cultura. A causare il pensiero è qualcosa di molto più primitivo. Ha la natura del colpo subìto.
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