Ancona, 19/10/2019 | La nascita di un bambino non coincide con la nascita di un soggetto. Il soggetto nasce molto tempo dopo grazie all’incontro con l’altro. La clinica del bambino prematuro offre un accesso privilegiato alla fragilità di questa transizione. Pensiamo all’incontro del bambino con un mondo di macchinari indispensabili ma estranei a ogni possibilità di simbolizzazione. Lo stesso si può dire della clinica della prima infanzia, che documenta tutte le incertezze, le elusioni, i fallimenti nel rapporto con l’altro. Ne rileviamo le ricadute nel disgregarsi del discorso educativo contemporaneo, nell’uso di psicofarmaci in età precoce, nella presenza sempre più invadente delle tecnologie nell’ambito del gioco.
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