Sono stato punito per aver osato processare Andreotti. Lui perseguitato io persecutore. Peccato che la sentenza della Corte di Cassazione confermi che fino al 1980 Andreotti è stato considerato responsabile del reato di associazione a delinquere.
"Sono l'unico magistrato italiano al quale il Parlamento ha dedicato espressamente una legge. Una legge contra personam che mi ha espropriato di un diritto: quello di concorrere, alla pari con altri colleghi, alla carica di Procuratore nazionale antimafia".Servizio di Lidia Casti
26 Dicembre 2005
11:48
Quella al giudice Caselli, insomma "la punizione", è stata inferta per aver osato giudicare uno dei mostri sacri della politica italiana: Giulio Andreotti. E dimostra tutto questo, quanto ancora siano forti certi poteri . Ma sappiano questi poteri che i magistrati come GianCarlo Caselli godono di vasto apprezzamento fra la gente, per l'impegno al sevizio della giustizia e della legalità . Caselli non sarà mai solo, e continui a perseguitare anche fra i potenti chi delinque.
Lorenzo