Di fronte al divario crescente tra un mondo sempre più ricco ed uno sempre più povero e numeroso, molti si pongono la domanda se è possibile ipotizzare un altro modello di sviluppo e di convivenza civile. Se ne è discusso alla fine di gennaio nel Forum sociale mondiale di Porto Alegre, città del sud del Brasile, dove più di diecimila delegati dei movimenti antiglobalizzazione, provenienti da 120 paesi, hanno discusso e manifestato per cinque giorni per dimostrare a se stessi e all'opinione pubblica che appunto "un altro mondo è possibile".
Particolarmente significativa e attuale la discussione e la polemica contro la manipolazione genetica delle sementi e le multinazionali che controllano il mercato dei prodotti alimentari.
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