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Quale libertà senza laicità - Incontro con: Margherita Hack, Giorgio Celli, Davide Ferrari

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Quale libertà senza laicità?
Conferenza dibattito con: Margherita Hack, Giorgio Celli, Davide Ferrari.
Per discutere di:

Libertà / limiti della ricerca scientifica
Libertà di religione / dalla religione
Deriva clericale / deriva laicista
Evoluzione / creazionismo

Riprese effetuate presso la Cappella Farnese di Palazzo D'Accursio - Piazza Maggiore - Bologna

Visita: www.uaar.it

5 commenti


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25 Febbraio 2006
17:02

Apprezzo la pacatezza, l'intelligenza e con la quale gli argomenti sono stati trattati. Rivendico come indipendenti da qualsiasi religione i valori umanitari e laici di qualunque società che persegua lo sviluppo della civiltà. Un caro saluto e auguri di serenità a tutti.

Guido Luciani

17 Febbraio 2006
10:54

Capisco la laicità ma qui mi sembra che si voglia abbattere la moralità anzichè il clericarismo. Il potere spirituale e temporale sono sempre in conflitto si sà, ma non penso che la chiesa sia il male della politica italiana. Quindi in fondo diciamolo che siamo arrivati all'annichilimento. Grazie

Nicola Merola

6 Febbraio 2006
21:13

Ottima lezione dei professori sulla laicità dello Stato . E' un piacere sentirli e apprendere. Grazie.

Lorenzo

3 Febbraio 2006
10:11

Sono Roberto Grendene, del circolo UAAR di Bologna. Il mio potrebbe non essere un commento imparziale, visto che ho presentato e curato l'organizzazione della conferenza. Porto quindi la testimonianza dell'apprezzamento del pubblico in sala, che al termine dell'incontro e' rimasto a lungo ad informarsi e a discutere al tavolo della nostra associazione. Emerge la volonta' di contrastare la deriva clericale che sta assalendo le nostre istituzioni e i rappresentanti della quasi totalita' dei partiti. E questo, spesso, a prescindere che si sia credenti o meno. Ciao Roberto Grendene

Roberto Grendene

2 Febbraio 2006
09:59

Vorrei poter organizzare un dibattito di questo tipo anche nella mia città,Crema. Sta diventando difficile portare avanti posizioni laiche anche all'interno dei partiti di sinistra,o comunque nei programmi politici della sinistra. Ci si dice sempre di non urtare le posizioni cattoliche per motivi,alla fine, di impraticabilità elettorale. Basta!ho diritto di dire la mia: scuola pubblica,Pacs,ricerca senza diktat metafisici,divorzio in tempi brevi,procreazione assistita per tutti senza viaggi all'estero. tocca a noi laici portare avanti le nostre idee. Per farla breve: mi sono iscritto all' UAAR.

Giacomo Minaglia