Nel 79 A.D. successive valanghe di cenere vulcanica colpirono l’area vesuviana, seppellendo le città di Ercolano e Pompei e uccidendo tutti i residenti fino a 20 chilometri dal vulcano. Studi scientifici multidisciplinari hanno chiarito gli effetti sulle vittime e le cause di morte. Senza precedenti è la scoperta di un cervello vetrificato rinvenuto in una vittima umana presso il Collegio degli Augustali ad Ercolano. L'analisi dei resti vetrificati ha mostrato la preservazione integrale delle strutture neuronali di questo individuo. I risultati di queste indagini di campo e di laboratorio stanno dando informazioni inedite sugli effetti dell’eruzione, utili per la mitigazione del rischio al Vesuvio per 3 milioni di abitanti di Napoli e dintorni.
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