"Non esiste teoria del riso che non sia una filosofia completa, e così non c'è filosofia completa che non sia una teoria del riso; ogni verità è falsa se non è accompagnata da una risata." (F. Nietzsche)
Una giullarata, con sbalzi di registri linguistici, e con una scenografia che è solo proiezione di immagini.
Lo spettacolo racconta della Resistenza vista con gli occhi dello scemo del villaggio, come scoperta improvvisa e potente di un mondo sconosciuto.
La "gioia infantile e terribile" del partigiano Zanni che apre gli occhi su un'Italia inquieta e alla ricerca della libertà è la chiave della narrazione.
Zanni è figlio di Rosa Saltaformaggio, rimasta vedova da un marito fascista convinto che le ha lasciato in eredità la povertà tipica del mondo contadino di quegli anni, una sconsiderata venerazione del fascismo e quel figlio un po' tocco.
Zanni ha vissuto da sempre nella polvere e il sudore dei campi, ma in una delle sue discese settimanali giù a Boves viene sequestrato dal partigiano Paolo Risso.
E' l'incontro tra la ragione di un popolo che lotta e la pancia di un contadino stupito, che dà vita ad uno sguardo stralunato e innamorato della Resistenza.
In scena l'utilizzo del grammelot e di proiezioni di immagini.
Attore: Giulio Cavalli
Fisarmonica: Guido Baldoni
Supervisione artistica: Paolo Rossi
Responsabile di produzione e organizzazione: Stefania Zito e Paola Vicari
Progetto scenico: Bottega Dei Mestieri Teatrali
Pubblicazione: Dario Venegoni
Mostra fotografica da materiale fotografico: Istituti Della Resistenza diGenova , Boves , Verbania , Milano e Archivio Nazionale dell'ANPI
Produzione: Bottega Dei Mestieri Teatrali
Visita il sito
www.teatronline.com
6 Marzo 2006
16:47
Spettacolo bellissimo....andrò a vederlo a Genova. Si può sorridere con poesia.
Laura