La giovane imperatrice Elisabetta ama viaggiare e in particolare trascorre il suo tempo in Ungheria, paese per il quale prova un grande amore. Qui, la nobiltà è rappresentata dal conte Andrássy, il quale è in realtà anche innamorato dell'imperatrice e conta su di lei e sul suo carisma per ottenere un miglior stato giuridico per l'Ungheria. A sua volta, Sissi cerca di far riconciliare l'impero con il partito dei ribelli, che vorrebbero l'indipendenza per il loro paese.
Decisasi a tornare a Vienna, Sissi incontra il marito che è venuto a prenderla e insieme passano alcuni giorni felici in montagna. Lì, tuttavia, l'imperatrice si sente male e successivamente scopre di avere una grave infezione polmonare che poi verrà complicata da una depressione psicosomatica. Nella speranza di guarire, Sissi intraprende un viaggio verso mete più calde: approderà così prima a Madera, e poi a Corfù. Dopo molti mesi lontana dalla corte, la malattia verrà superata anche grazie alla vicinanza dall'energica e positiva madre Ludovica.
Una volta guarita, Sissi accompagna il marito in una visita diplomatica a Milano e poi a Venezia, due città che a quel tempo facevano parte del Regno Lombardo-Veneto, possedimento austriaco nel Nord Italia, e dove già in passato si erano manifestate rivolte contro la dominazione asburgica, la più vasta delle quali, nel 1848 (Cinque Giornate di Milano, insurrezione di Venezia), aveva portato una effimera libertà, con la nascita di Governi provvisori a Milano e nelle altre città, e la costituzione della Repubblica di San Marco.
In entrambe le città, la coppia reale si scontrerà con lo sdegno dei cittadini nei confronti di ciò che i due sovrani rappresentano: soprattutto a Milano, dove l'aristocrazia locale rifiuterà di presenziare alla Scala davanti alla coppia imperiale (inviando in propria vece la servitù). Invece a Venezia, il toccante incontro in Piazza San Marco di Sissi con la figlioletta che non vede da lungo tempo, intenerirà gli animi della folla in un primo tempo fredda, preludendo così a un finale di riconciliazione.