Ancona, 18/10/2020 - La pandemia provocata dal nuovo coronavirus si è diffusa nel mondo generando in pochi mesi paura, sofferenze e morti. L’Italia è stata il primo paese europeo colpito dal contagio virale a partire dal 20 febbraio 2020. Durante la fase acuta dell’epidemia, sono stato paziente all’ospedale di Bergamo dove lavoro da anni come medico. Sono stato colpito da una polmonite che mi ha portato dall’altra parte della barricata. In quella circostanza non ho provato l’angoscia del nulla che genera spavento. Subito mi fu chiaro che il virus era l’occasione per ripensare alle certezze che ci hanno fatto credere di essere i padroni del mondo. L’epidemia è un peso che opprime I popoli e favorisce l’avvento di un ordine sociale diverso. Il virus ci ha spinti di fronte a un bivio epocale.
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