"Nessuna zona grigia: o si sta contro la mafia o si è complici, non ci sono alternative. Essa esiste ancora, non è stata sconfitta ed è necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato", metteva in guardia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso maggio, in occasione dell'anniversario della strage di Capaci. Ma oltre alle battaglie portate avanti dalle più alte istituzioni, esistono storie comuni di resistenza quotidiana alla mafia, di individui che a volte devono scontrarsi con le istituzioni stesse oltre che con la criminalità organizzata. L'attore e regista Pif (La mafia uccide solo d'estate), "testimone dell'Italia normale", ha seguito insieme al giornalista Marco Lillo (Padrini fondatori, I re di Roma) il surreale caso delle sorelle Maria Rosa e Savina Pilliu, oppostesi a un costruttore legato alla mafia, solo per trovarsi a fronteggiare da un lato la malavita e dall'altro alcune storture di una burocrazia "lenta e poco sensibile verso chi ha combattuto lotte difficilissime". Sul palco di Festivaletteratura i due autori di Io posso. Due donne sole contro la mafia racconteranno questa vicenda alla giornalista d'inchiesta Floriana Bulfon (Casamonica. La storia segreta).