La prima e la seconda guerra mondiale sono stati due eventi profondamente laceranti per la popolazione giuliana e non soltanto per la recrudescenza della violenza ma anche per lo spaesamento creato dai cambiamenti geopolitici conseguenti ai due conflitti. Le fonti psichiatriche, conservate a Trieste e a Lubiana, ci permettono di comprendere la profondità dei traumi causati dalla guerra ma anche i percorsi di cura nel dopoguerra che spesso venivano attuati superando logiche ideologiche e confini nazionali.
Intervengono Paolo Fonda, Gloria Nemec e Marta Verginella
Coordina Pietro Spirito