Durante il medioevo non mancano episodi di devianza, follia, dissennatezza: tuttavia l’uomo medievale utilizza uno schema concettuale profondamente diverso da quello della modernità psichiatrica per parlare della follia. La follia è vista positivamente dai cristiani più fervorosi, che la interpretano come una delle forme del distacco dal mondo; i folli sono rinchiusi nei lazzaretti assieme ai lebbrosi, come ci racconta Foucault: un dialogo alla ricerca della definizione della follia.
In collaborazione con CERM - Centro Europeo Ricerche
Intervengono Marialuisa Bottazzi e Paolo Cammarosano
Coordina Matteo Sacchi