Roberto Quaglia, scrittore di fantascienza e saggista, ci guida attraverso la storia della letteratura fantascientifica e rivela particolari poco conosciuti del suo vissuto umano e professionale.
Non nasconde la sua delusione e preoccupazione nel constatare come la fantascienza, da genere di nicchia, un po’ underground e “rivoluzionario”, oggi sia diventato, soprattutto (ma non solo) nella sua declinazione cinematografica, uno strumento di propaganda mainstream al servizio dei “padroni del discorso”: “Ho dei miei problemi intellettuali a confrontarmi con lo status quo della fantascienza oggi”.
Così la poetica di Quaglia, caratterizzata da uno humor provocatorio e paradossale, si scontra con il contesto culturale odierno, dominato dal politicamente corretto e intriso di conformismo e ipocrisia.