Fratelli d'Italia non è primo solo nei sondaggi che riguardano il suo leader Giorgia Meloni, ma nell'ultimo anno e mezzo è il primo partito in Parlamento anche per numero di arrestati per 'ndrangheta. Quello dei rapporti con la criminalità organizzata è un problema che non riguarda solo i nuovi arrivati: coinvolge anche alcuni dirigenti storici del partito. Come l'ex parlamentare Pasquale Maietta, oggi autosospeso dal partito, definito da Giorgia Meloni "uno dei migliori dirigenti nazionali di Fratelli d'Italia". Mentre era deputato e tesoriere del partito alla Camera, intratteneva stretti rapporti con uno dei capi del clan Di Silvio, la famiglia mafiosa di origine sinti imparentata con i Casamonica. Pasquale Maietta è accusato di aver messo in piedi un sistema di riciclaggio e di evasione da oltre 200 milioni di euro, che avrebbe attuato anche mentre era tesoriere del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e presidente del Latina Calcio. Report ha scoperto che alcune delle società che compaiono nelle carte dell'inchiesta, che vede Maietta sotto processo, avrebbero finanziato la campagna elettorale per la Camera dei deputati. La sua rete di riciclaggio arrivava fino in Svizzera e, secondo la Procura di Latina, sarebbe stata gestita dal figlio dell'avvocato di Licio Gelli. Negli ultimi tempi sembrano inoltre essere diventati più stretti i rapporti tra Fratelli d'Italia e Casapound, l'organizzazione neofascista che attraverso i suoi leader è riuscita a mettere in piedi un piccolo impero imprenditoriale che vale circa 2 milioni di euro all'anno. Durante la seconda ondata dell'epidemia, Casapound si è resa protagonista di alcuni scontri di piazza. Proprio come Forza Nuova, l'altro movimento neofascista che in questi mesi ha costruito una coalizione che comprende antivaccinisti, oppositori del 5G, negazionisti del Covid e le frange più violente del mondo ultras.
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