N.A.Di.R. informa: Roberto Zappaterra è stato arrestato il 24 febbraio 2006 al porto di Igoumenitsa (Grecia) ove si stava imbarcando per l?Italia dopo avere trascorso una vacanza.Nel corso di un?immersione aveva raccolto alcuni frammenti di materiale considerato antico mosso dalla ingenuità del turista che, attratto dai cocci e senza pensare affatto alla possibilità di trafugare materiale considerato di valore archeologico, voleva portare qualche ricordo agli amici e alla fidanzata.Gli è stata contestata l?accusa di esportazione di reperti archeologici e...
dopo 2 mesi
rimane in attesa di giudizio rinchiuso in carcere ad Anfissa (circa 200 Km. da Atene) in condizioni disumane, considerato alla stregua di un pericoloso criminale.
In questi
due mesi Roberto ha perso circa 10 chili di peso, si sente umiliato dalla condizione nella quale è costretto a vivere, riconosce di avere commesso un "crimine", pur senza rendersene minimamente conto, chiede solamente di essere sottoposto a regolare processo per ?pagare? il suo debito con la giustizia greca, ma ? a tutt?oggi sembra che i tempi non siano maturi e lui rimane un detenuto in attesa di giudizio. La domanda che tutti noi ci stiamo ponendo è: non è questa violazione dei diritti dell?uomo ? non sarebbe forse il caso che le autorità si ponessero nella condizione di farsi carico di questo cittadino italiano sottoposto a maltrattamenti e verificassero se sono stati rispettati i sacrosanti diritti dell?uomo ?
Si propongono alcune testimonianze di chi Roberto lo conosce bene: Gian Luca Marconi (il Sindaco del Comune ove risiede - Castenovo né Monti ? R.E.), i suoi colleghi di lavoro, la sua fidanzata Silvia, l?amico Gabriele che dopo avere subito un grave incidente ed avere riportato lesioni si trova ora su di una sedia a rotelle, ma che , grazie a Roberto, ha riscoperto il piacere di muoversi in acqua al pari di chi ha ancora l?uso delle gambe.
Vi invitiamo a leggere nella sezione
"lettere ad Arcoiris" le testimonianze scritte di
Roberto,
Silvia e
Gabriele.
Visita il sito:
www.robertozappaterra.com
21 Aprile 2006
10:36
COMUNICATO STAMPA (Castelnovo Monti, 20 aprile 2006) E? arrivata questa mattina al Sindaco Gianluca Marconi la risposta alla lettera inviata ormai alcune settimane fa al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sul caso del sub castelnovese Roberto Zappaterra, detenuto in carcere in Grecia dal 24 febbraio per aver raccolto nel corso di immersioni subacquee alcuni frammenti vi antichi vasi greci. A rispondere è stato il Direttore Generale per gli italiani all?estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri, Adriano Benedetti. Scrive Benedetti: ?Gentile Sindaco Marconi, rispondo all?istanza da Lei rivolta al Capo dello Stato il 15 marzo e relativa al Signor Roberto Zappaterra, detenuto in Grecia nel carcere di Amfissa. Devo purtroppo informarLa che il competente Tribunale di Igoumenitsa ha confermato per il Signor Zappaterra il regime di carcerazione preventiva motivando tale decisione con il sospetto che il connazionale possa altrimenti rendersi contumace nel prossimo dibattito processuale. Il provvedimento di carcerazione adottato dalla Corte, che ai sensi della legislazione greca può avere una durata non superiore ai diciotto mesi, è soggetto a revisione ogni sei mesi. Le assicuro che il caso del Signor Zappaterra continua comunque ad essere seguito con la massima attenzione da questo Ministero e dal Consolato Generale ad Atene, che si mantiene in costante contatto con i familiari e con il legale del connazionale. Al momento si sta anche valutando la possibilità di presentare una nuova istanza di scarcerazione. Nell?auspicio che la vicenda giudiziaria possa evolvere in senso favorevole al Signor Zappaterra Le invio il più cordiale saluto?. Afferma Marconi: ?Ci fa piacere che il Ministero degli Affari Esteri stia seguendo da vicino la questione: anche da parte nostra prosegue l?impegno diretto in azioni di sensibilizzazione sul caso di Roberto Zappaterra. Siamo in contatto con il Consolato, ed anche con associazioni umanitarie come la Croce Rossa e Amnesty International che sono al lavoro per la tutela dei diritti del nostro concittadino. Certo non è molto consolante sapere che la carcerazione preventiva in Grecia può durare fino a 18 mesi: Zappaterra ha già sulle spalle quasi due mesi di carcere, che appaiono una punizione non commisurata all?errore che ha commesso e che lui stesso tra l?altro ammette. A questo punto auspichiamo che la data del processo sia fissata al più presto?. CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE UFFICIO STAMPA
Corrado