Simone Regazzoni – Okéanos. Filosofia del pianeta oceano, incontro nell’ambito della rassegna “Filosofia del mare”
La crisi ecologica che colpisce il nostro pianeta è una crisi cosmologica. Non si tratta di un evento che accade semplicemente sulla superficie di ciò che chiamiamo “pianeta Terra” lasciandolo intatto: è qualcosa di più profondo, radicale, epocale, che investe direttamente l’idea stessa di pianeta così come è stata concepita nel corso dei millenni.
Serve una nuova cosmologia. È tempo di ripensare l’idea di pianeta e l’idea di vita a partire dall’Oceano, al di là dei limiti del pianeta Terra e di tutte le etiche radicate più o meno stabilmente nel suo suolo. Ma per fare questo è necessario misurarsi con il pensiero primigenio avvolto nel nome misterioso di un’antichissima divinità pre-greca che ha legami con l’Oriente: Okéanos.
Questo pensiero antichissimo, più vecchio della filosofia e della poesia omerica, pensava il nostro pianeta e i viventi avvolti e immersi nello scorrere di Oceano, inteso come grande fiume di acqua in perenne circolazione e metamorfosi che sale dal mare al cielo per ritornare al mare e attraversa letteralmente, in questo suo ciclo, i viventi tutti.
Prima ancora di essere fatti della stessa stoffa dei sogni noi viventi, al di là di qualsiasi distinzione, siamo fatti della stessa carne di Oceano da cui la vita proviene e in cui si mantiene ovunque come in un enorme grembo: quello su cui Stanley Kubrick chiude 2001 Odissea nello spazio.
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