Luigi Mascilli Migliorini – Metternich e Napoleone. Due vite (non) parallele, La storia in piazza 2022
Praticamente contemporanei – nascono a quattro anni di distanza - Napoleone e Metternich condividono il cammino di una generazione che attraversa la Rivoluzione, ne conosce speranze e tragedie, ne vive la fine se non addirittura il fallimento. Lo fanno, ovviamente, in ruoli, forme e luoghi diversi, spesso opposti, che corrispondono all’andamento delle loro vite destinate a incrociarsi in alcuni dei momenti più intensi della storia europea tra Sette e Ottocento. Duellanti implacabili, danzatori a ritmi quasi sempre dissonanti intorno a quella figura incantatrice che è, appunto, la Rivoluzione, essi non cesseranno mai di rincorrersi anche dopo essersi combattuti, cercandosi quasi che l’uno senza l’altro non trovasse la sua giusta comprensione di sé stesso. Lo farà Napoleone nell’esilio di Sant’Elena, tornando a riflettere con nostalgia su un matrimonio, quello con Maria Luisa d’Asburgo, che Metternich aveva abilmente preparato, lo farà soprattutto Metternich quando, negli anni del suo tramonto, rimpiangerà di non avere davanti a sé, come proprio degno avversario, la figura gigantesca dell’eroe che egli aveva saputo abbattere.
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