Il Dio dell'Asia è una raccolta di reportages declinati lungo un percorso dettato dalla curiosità di vedere in che modi può esprimersi la devozione religiosa in alcuni paesi asiatici noti per i loro successi economici, o in gran parte assenti dalle pagine di cronaca.
Quindici finestre su altrettanti Paesi: dal Xingjiang musulmano che tenta di resistere all'assimilazione voluta da Pechino alla Mongolia interna dove la popolazione venera in segreto il Dalai Lama; dai quattro Paesi a regime comunista della regione, Vietnam, Laos, Cina e Corea del Nord, dove il potere politico continua a dettare il modo in cui la religione può essere praticata, alle sciamane della Corea del Sud; dal culto assassino di Aum Shinrikyo in Giappone, alla delicata dea del Mare taiwanese, simbolo dell'unità cinese. E poi ancora Filippine, Singapore, Malesia, Indonesia per chiudere con una visita all'ex Colonia portoghese di Macao, nel sud della Cina, la "Città di Dio", dove la convivenza interreligiosa invece avviene in un'atmosfera curiosa di dolcezza del vivere, scarsa coscienza politica e vizio elevato, nella quale mille culti si intrecciano senza sfiorarsi né disturbarsi troppo.
Ilaria Maria Sala, bolognese, risiede da diciassette anni in Asia e collabora, fra le altre testate, a Diario della Settimana, il domenicale del Sole 24 ore e a Le Monde.Servizio di Lidia Casti
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6 Luglio 2006
16:28
«Se volete sapere qualcosa della Cina leggete gli articoli di Ilaria» così Terzani in un incontro a Bologna di qualche anno fa. Aveva perfettamente ragione. Leggete il libro, è davvero bello. Ecco due link altrettanto interessanti sempre su Ilaria Maria Sala: » http://www.altrovelarivista.it/index.php?n=185 » http://www.diario.it/index.php?page=spe.memoria.d03
Àlen Loreti