Alain Schnapp – La città e le sue rovine: Sumer, Atene, Roma, Gerusalemme. La Storia in Piazza 2022
La città è un orizzonte che accomuna tante culture. E per definizione legata al potere delle comunità umane, al tipo di economia, di strutture sociale e politiche che la distinguono delle altre forme di abitati. Per costruire il suo futuro la città ha bisogno del passato. Studiando il modo secondo quale queste quattro città cosi diverse affrontano il proprio passato si tenterà di ricostruire la tipologia dell’attitudine che fanno di queste città un ideal-tipo.
La città assira è figlia degli dei che le garantiscono l’equilibrio, e se gli dei la lasciano, questa scompare. La città greca rispetta gli dèi ma è opera dei cittadini; se loro si comportano male allora viene la “stasis”, la guerra civile che distrugge tutte le istituzioni, e anche il quadro urbano. La città romana è una città-mondo che si dilaga fino ai limiti dell’universo, capace di imporre il suo modello a tutti, e di accettare gli dèi e la memoria dei conquistati.
La città ebraica è la città del Tempio che assicura agli abitanti una relazione inscindibile con la divinità e con il passato del suo popolo. La relazione tra la città e la sua rappresentazione del passato è al cuore di questa riflessione: “tanto è vero che attraverso tutta una parte di loro i gruppi (della città) imitano la passività della materia inerte” (Maurice Halbwachs).
Visita: palazzoducale.genova.it