Anna Ottani Cavina – Arte e Rivoluzione, La Storia in Piazza 2022
Jacques-Louis David (1748 -1825) è un caso eclatante di artista engagé: ha fatto politica in prima persona, votando alla Convenzione, nel 1793, la decapitazione del re.
Ma sono stati i suoi dipinti a funzionare come un detonatore, come “una chiamata alle armi”, per quella prerogativa, che è delle immagini, di trasmettere velocemente idee e messaggi, ma soprattutto per l’invenzione di un linguaggio radicalmente purificato, araldico, di straordinaria chiarezza e leggibilità.
Dal “Giuramento degli Orazi”, al “Brutus”, al “Marat”, alla “Morte di Barras”, David – sempre in scena dagli anni di Luigi XVI alla Rivoluzione, al Terrore, all’Impero – ha saputo proiettare sul presente un passato esemplare ed eroico sul quale plasmare i valori della storia. Perché i capolavori di David, se si fa attenzione alle date, non illustrano ma precedono la Rivoluzione (il “Giuramento degli Orazi” è del 1784). Interpretandone gli ideali, diventano il manifesto in cui riconoscersi.
La sua grandezza tuttavia è anche quella di proporre, negli stessi anni, modelli alternativi e complessi: l’etica austera di Sparta e la grazia alessandrina di Atene, la libertà e la bellezza, e forse una vaga e struggente necrofilia che alimenta il culto degli eroi immolati sugli altari della Rivoluzione.
Visita: palazzoducale.genova.it