Regia di: Vladimira Cantoni
Con: Giulia Baldassari, Valentina Fedeli, Alessandro Gibin, Benedetta Guidi, Ilaria Magagna, Anita Miotto, Umberto Panetta, Lorenzo Tomasi
Scenografia: Giorgio De Marchi
Luci: Francesco Vacca
Voce: Federica Di Leonardo
Liberamente ispirato a Madre Coraggio di B. Brecht
La scelta drammaturgica è stata quella di lavorare non tanto su Brecht, quanto "intorno a Brecht": la nostra Madre Coraggio è come scarnificata, espulsa dall'ideologia anche contenutistica che riguarda il testo; è il richiamo all'azione, il coraggio - appunto - di osservare il compiersi di un gesto ignobile e crudele davanti agli occhi dello spettatore, maturato nella volgarità di un branco che racchiude la speculare bassezza dell'oggi. Il lavoro appare come distante, cristallizzato in un passato doloroso, quasi fosse stato chiuso per anni dentro un baule antico per poi magicamente riemergere grazie alla clemenza del tempo.
È proprio su questa dialettica tra presente e passato che si racchiude il senso di tutta l'operazione, e che forse in qualche modo rivela anche l'eterno disagio dell'essere qui, divisi tra il desiderio di capire i fenomeni del presente e tuttavia l'inesprimibile necessità di ritornare a guardare indietro ad un teatro che non c'è. La dimensione in cui queste situazioni sono rappresentate è, in realtà, quella del gioco che acquista una sfumatura violenta e perversa nel momento in cui ci pone di fronte ad una condizione di infanzia violata.
La scelta del testo, parte dalla necessità di parlare del conflitto e della violenza e di come questo "dia i suoi figli": in tale stato nessuno può tirarsi indietro e rimanere integro. Nello spettacolo Madre Courage è la guerra; la condizione tramite cui l'uomo - e l'attore - trova in sé la guerra stessa, il nero e lo sporco che essa muove. Il risultato è stato un percorso all'interno della brutalità dello scontro dove nessuno si salva: esiste solo la necessità della sopravvivenza.
10 Dicembre 2006
17:53
vedetelo ne vale la pena è scioccante,grazie a tutti!
panetta umberto