www.urihi.orgRegia: Marco De Poli.
Commento: Giovanna Cossia.Fotografia: Eugenio Bongiovanni.
Dalle imponenti e maestose rovine di Copan e Tikal, che testimoniano la straordinaria civiltà fiorita tra le popolazioni Maya precolombiane, alle attuali condizioni di vita quotidiana: il mercato Chortì a Jocotàn e quello Quichè di Chichicastenango, con le cerimonie nella chiesa di San Tomas e il "baile de moros y cristianos" nella piazza principale.
Ci si sposta pi nel triangolo Ixil, sul altipiano al confine sol Messico, duramente colpito dalla repressione militare contro la guerriglia. Siamo nei giorni intorno al Natale, e possiamo così assistere a cerimonie in cui si mischiano elementi della fede cristiana e della religiosità autoctona india: la "Cerimonia dei maggiordomi" e le "posadas" a Nebaj; la messa della "noche buena" a Chajul.
A queste espressioni della festa fanno da contraltare quelli del lavoro, sopratutto tessile, dato che l'abito tradizionale costituisce per le donne del Guatemala il simbolo della propria collocazione sociale e l'orgogliosa difesa della propria cultura tradizionale.
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