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Gino Strada parla dell'Afganistan

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N.A.Di.R. informa: in occasione del convegno "Emergency - dodici anni di lavoro nei conflitti di oggi" - tenutosi il 30 maggio 2006 c/o l'Aula Magna di Santa Lucia a Bologna, abbiamo incontrato Gino Strada che ci ha rilasciato alcune dichiarazioni.
Visita il sito: www.emergency.it
Visita il sito: www.mediconadir.it

8 commenti


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20 Luglio 2006
15:14

Grazie a Gino Strada! Abbiamo bisogno di sapere la verità!!!

Luca

30 Giugno 2006
00:29

In Afghanistan c'è la guerra....bisognerebbe ripeterlo mille volte al governo prodi.... Gino strada è uno di noi... I Taliban hanno il controllo della parte sud del paese...le truppe Usa sono sempre più mal viste....vi sono vittime civili....è un intervento illegale....rifinanziare questa guerra è un atto irresponsabile....soldi buttati basta con l'ipocrisia....ed essere servi della guerra preventiva Usa...che alimenta il terrorismo e la violenza... detto questo, penso proprio che il capitalismo imperiale, ormai si possa reggere solo con le guerre....e per tanto sta collassando... Gino strada è dalla parte del popolo e della sovranità popolare.... p.s. Bisognerebbe farlo vedere a Prodi questo filmato

Anto

18 Giugno 2006
19:30

Se sto comprendendo qualcosa sulla geopolitica, sugli intrighi economici internazionali è grazie a voi arcoiris e a tutti i siti e movimenti di risveglio globale della coscienza. Grazie per permettere ai diversi operatori di luce e di pace di diffondere la propria voce, la verità. Per sapere cosa succede e soprattutto perchè succede lo dobbiamo ai siti come il vostro (che spingono ed esortano ad una nuova presa di coscienza individuale) e ad internet in generale quale strumento. Gli argomenti che trattate sono molto importanti e se vogliamo vivere un mondo migliore dobbiamo affrontarli. C'è molta gente però che non è al corrente di tutto ciò (non ha o non usa internet). Quotidiani, settimanali e televisione paiono andare volutamente per tutt'altra direzione. C'è una forza malefica, chiamiamola profitto, imperialismo, potere, legge del più forte, che corrompe, sottomette e schiavizza chiunque e soprattutto coloro le cui aspirazioni sono: prestigio, carriera, denaro e talvolta anche per molto meno: ottenere un lavoro per campare. Essere un dipendente in una fabbrica di scarpe va bene, ma essere un dipendente di un ente pubblico di informazione come la RAI ad esempio è altra cosa. Ecco! Alla RAI non interessa più dare qualità e informazione. Alla RAI interessa che si dica che ha superato la concorrenza negli ascolti.Ciò è così importante per loro fino a darla come notizia nei Tg. Cara Arcoiris noi vogliamo un mondo bello, pulito, gioioso, rispettoso. La competizione, la legge del più forte, la lotta per la sopravvivenza e per le pari opportunità e le ingiustizie tutte devono finire. Gino Strada, continua a tenere alta la torcia, non ti stancare fin quando lo scopo è raggiunto. Simpatia e abbracci.

renzo

4 Giugno 2006
09:36

Tutto vero. Da applausi.

claudio

3 Giugno 2006
01:31

Sono d'accordo con te Lorenzo...sembra un po una presa in giro...come ho detto più volte, chi è contro la guerra, penso proprio che si aspettava un ritiro alla Zapatero....I partiti della sinistra radicale, non riesco a capire se stanno facendo pressione o no...da alcune manifestazioni, sembrerebbe di si... Ma Il dubbio è che forse ci siano degli interessi petroliferi italiani a Nassirya.. se questo è vero, è scandaloso che non si sentano politici parlare di questa cosa nelle trasmissioni Tv... Gli interessi economici sono ancora più importanti del popolo, a quanto a pare...

Anto

3 Giugno 2006
10:05

Grazie per aver pubblicato questa intervista con Gino Strada. Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Gino (Buskashì - Viaggio dentro la guerra) e lo consiglio veramente a tutti, in particolar modo consiglio a tutti gli insegnanti di proporlo ai loro ragazzi! Se vi trovate in libreria, date un'occhiata al capitolo..."il Circo"...

elisa laudi

2 Giugno 2006
23:25

Gino Strada ha ragione da vendere. Forse ha speranza nel nuovo governo che si è insediato. Sul ritiro delle truppe italiane dai territori occupati. Eppure basterebbe il solo rispetto dell'art. 11 della costituzione italiana per riportare i nostri soldati in Italia dalle attuali missioni all'estero. Per esempio si parla di ritiro dall'Irak, bene. Ma questo ritiro prima avviene meglio è. Invece D'Alema dice che il ritiro ci sarà in maniera graduale. Cioè ne più ne meno come diceva Berlusconi quando parlava di ritiro entro l'anno, cioè entro la fine di quest'anno. Che differenza c'è? La differenza ci sarebbe stata se il ritiro fosse avvenuto da subito. Come in altri paesi europei. Credo che sostanzialmente, su questo fronte non c'è molta differenza. Perchè? La guerra è crimine orrore, come dimostrano i massacri di civili inermi, come dimostrano i bombardamenti al fosforo, come dimostrano le torture, come dimostra Abu Graib, come dimostrano tutti gli invalidi caduti sulle mine. Ecco, i governi democratici si dimostrino tali interrompendo tutte le missioni in corso.

Lorenzo

1 Giugno 2006
00:35

La penso allo stesso modo di Gino Strada, ma non sarei riuscito ad esprimermi in modo cosi chiaro....molto bello il passaggio dove spiega la nuova montatura contro l'Iran... E Io aggiungo che ha proprio ragione, anche perchè ci sono paesi che hanno già la bomba atomica eppure puntano il dito contro l'Iran....sono davvero ipocriti.... Non dovremmo aver più paura di chi ha già la bomba atomica o anche altri armi nucleari? Eppure l'nformazione "ufficiale" riesce a manipolare con grande facilità l'opinione pubblica. Sta anche a noi darci una svegliata però. Spero che trasmetterete altri filmati con Gino Strada.

Anto