Lovecraft scrive The Tomb nel giugno 1917, riprendendo un’attività che risale agli anni dell’infanzia: i suoi primi racconti sono infatti del 1897- 98, quando è poco più che un bambino. L’ultimo sforzo narrativo prima di The Tomb risale al 1908 e si intitola The Alchemist: sono passati nove anni di silenzio ma non certo di inattività.
Non riuscendo ad affermarsi nel mondo, Lovecraft sembra decidere che il suo posto è in un anti-mondo del quale sarà signore incontrastato. Ca- povolgendo i valori tradizionali, egli si vede come il re della notte. Nella stessa lettera all’amico Kleiner confessa: “...Sono il più notturno dei mor- tali, anche se dev’esserci una certa differenza tra l’uscite alle ore piccole e lo stare semplicemente alzati. Adoro consultare antichi volumi, scribac- chiar lettere e pessimi versi quando il mondo è avviluppato dal silenzio e dall’oscurità...”.
Queste parole, scritte il 22 giugno 1917, potrebbero ben figurare in bocca a Jervas Dudley, l’eroe di The Tomb; con lui Lovecraft inventa il mito dell’Outsider, il suo personaggio ma anche la sua proiezione letteraria preferita.