Sconosciuto ai millennial, Raul Gardini è stato l'imprenditore simbolo degli anni '80.
Da una parte era lo yuppie rampante che ha conquistato i salotti della finanza e dall'altra il Corsaro della Borsa italiana.
Nel giro di pochissimi anni è riuscito a mettere Ravenna sulla cartina geografica, ha portato l'Italia a competere nella chimica mondiale e per la prima volta nell'America's Cup di vela.
Nonostante ciò, Raul Gardini viene nominato perlopiù nell'inchiesta Mani Pulite di Antonio Di Pietro. Infatti, Raul Gardini viene associato alla Maxi-Tangente, la più grande tangente mai pagata nella storia della Repubblica italiana. Con lui indagati Bettino Craxi, Carlo Sama, Sergio Cusani, Giuseppe Garofano e molti altri politici della Prima Repubblica, sia nel processo Enimont che nella più grande inchiesta di Mani Pulite.
Quel che si ricorda di meno di Raul Gardini è la storia nel Gruppo Ferruzzi, il rapporto con Serafino Ferruzzi, la scalata a Montedison, come ha fatto a entrare nelle grazie di Enrico Cuccia e tutto ciò che ha fatto per Ravenna. Per le squadre sportive, per il Messaggero e per la Standa, come anche per le aziende che hanno continuato ad esistere dopo di lui.
La sua storia riassume l'Italia del dopoguerra, dei partiti politici e dell'industria italiana fino agli anni '90. Quando l'Italia poteva consolidare la sua posizione in Europa e nel Mondo, ma era ancora un sistema permeato da corruzione e clientelismo.
Testi: Edoardo Scirè
Animazioni: Dario Bozzi