Tra le insidie della riforma della Costituzione che il 25 giugno sarà sottoposta a referendum popolare, c'è l'alterazione del ruolo delle istituzioni di garanzia. Armando Spataro, magistrato presso la Procura della Repubblica di Milano, spiega tra l'altro, in questa intervista, come verrebbe modificata la funzione del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Costituzionale.
L'intervista è di Piero Ricca
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11 Giugno 2006
00:33
Ci sono seri pericoli, che persistono tutt'ora, nonostante governi il centro sinistra, di involuzioni antidemocratiche per il nostro paese. Un primo segnale importante di risposta a questi pericoli, può essere la vittoria del NO il prossimo 25 giugno al referendum , per abrogare la controriforma della Costituzione voluta dalla CDL. Controriforma che include anche la Giustizia penale del nostro paese. L'attuale ministro della giustizia, non mi pare all'altezza dell'incarico ricevuto. Su questo versante si gioca buona parte della credibilità di questo nuovo governo. Un esempio è l'ultimo disegno di legge del Ministro Mastella col quale si vorrebbero bloccare alcune fra le peggiori riforme della passata legislatura. Un disegno di legge necessita di procedure più lunghe rispetto ad un decreto legge che avrebbe impatto immediato. Tutto questo gioca a favore della giustizia per pochi, e allunga i tempi di vere riforme in linea con la Costituzione. Anche per questo il 25 giugno si deve votare per il NO alla controriforma della Costituzione varata dalla CDL nella passata legislatura.
Lorenzo