Per ricordare i morti nellastrage di via dei Georgofili a Firenze
Il quotidiano, che ha potere di riassobire tutto, nonriesce a trattenere la memoria. Eppure una cicatrice riemerge nello scorreredella vita cittadina, nell'animazione del traffico, nel lavoro di sempre.Basta svoltare un angolo, imboccare una via piuttosto che un'altra e laconsapevolezza si fa presenza nel segno delle pietre ferite. La fenditura diuna facciata è lì, incisa nella carne di quegli uomini ricordatidall'iscrizione. Firenze, via dei Georgofili, 27 maggio 1993
Realizzazione di Marcantonio Lunardi