“Tutto un altro mondo”. Questo il tema del IX Festival di Limes il cui orizzonte sarà inevitabilmente occupato dalla guerra ucraina con le sue ripercussioni economiche, geopolitiche e di sicurezza per il nostro paese, l’Europa e il resto del mondo.
“Guerra Grande”: così appare a uno sguardo geopolitico questo conflitto, le cui ragioni e ricadute travalicano l’aspro e lungo scontro sul campo tra Russia e Ucraina. Guerra d’invasione nella sua genesi, lo scontro è ormai a tutti gli effetti una guerra per procura tra Stati Uniti – dunque Alleanza Atlantica, europei inclusi – e Russia. Un conflitto d’attrito inscritto nella più ampia cornice della contesa Usa-Cina, che le crude vicende ucraine possono portare a un nuovo livello. In parte per la proclamata “amicizia senza limiti” tra Mosca e Pechino, che scricchiola vistosamente ma che non è ancora stata apertamente rinnegata. In (larga) parte per gli effetti destabilizzanti -in Eurasia e altrove- di una campagna militare russa ancora in pieno svolgimento. Sullo sfondo, l’irrisolta questione di Taiwan che agita le acque dell’omonimo stretto.
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