Carlo Lucarelli – Violenza e maschile, ultimo incontro della rassegna “Universi Criminali” a cura di Ernesto Franco in collaborazione con Einaudi Editore.
Chi guardi la società contemporanea e il mondo contemporaneo prendendosi per una volta la libertà di stare ad una certa distanza dalle polemiche quotidiane come dai propri personali interessi, non potrà che paragonarli a uno spazio difficilmente delimitabile e difficilmente descrivibile, in cui molteplici universi, ognuno con le proprie galassie, si intersecano e influenzano e condizionano a vicenda. L’universo del lavoro e quello della proprietà, quello dei diritti e quello dei doveri, quello della cultura e quello dell’economia, quello di chi sorge e quello di chi tramonta, quello dei ricchi e quello dei poveri, quello dei giovani e quello dei vecchi, e così via…
Fra questi ci sono anche diversi Universi Criminali, di cui si parla a tratti e strappi, pochissimo o moltissimo, di cui poco si sa e molto si tace. Le loro particelle sono spesso confuse fra le altre particelle, che lo su voglia vedere oppure no, che lo si voglia sapere oppure negare. Benedetta Tobagi, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, da molte differenti prospettive, ne sono fra i più attenti, informati e implacabili osservatori.
Un universo criminale di cui ci stiamo accorgendo in questi ultimi tempi, ma che colpisce in forma efferata, feroce ed estesa da sempre è quello del Maschile nero.
Un universo criminale fatto di uomini che abusano, torturano, picchiano e uccidono le donne. Sulla base di valori pacificamente e tradizionalmente riconosciuti come “da maschio”, che portano però ad aberrazioni come quelle di cui leggiamo sui giornali. Ma che sono talmente frequenti da non rappresentare più una patologia, quanto piuttosto una filologia, un’epidemia.
Visita: palazzoducale.genova.it