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Donne iraniane cantano Bella Ciao contro la hijab

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Arcoiris - TV
di Elena Caronia
Lipari, ottobre 2022. Una ciocca dei propri capelli, tagliata e legata con un filo di corda. È l’iniziativa di pacifica protesta «Together for Iran» lanciata da Triennale Milano contro gli omicidi e le violenze che stanno avvenendo in Iran. Vittime giovani donne innocenti, come Mahsa Amini, 22 anni, uccisa perché portava male il velo, e Hadis Najafi, 20 anni, uccisa mentre protestava contro la morte di Mahsa. Tagliarsi i capelli in segno di lutto, un’antica usanza curda, è diventato in tutto l’Iran un simbolo del dolore per le donne uccise e dell’opposizione al regime.
Le ciocche raccolte verranno poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta.
Le manifestazioni hanno invaso già tantissime città in tutto il pianeta, tra cui Roma, Milano, Venezia e Bologna in Italia, Tokyo Parigi Londra.

7 commenti


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13 Dicembre 2022
16:15

Solidarieta' con le donne iraniane, solidarieta' con tutte la donne, solidarieta' con tutte le vittime delle follie religiose che uccidono, torturano, rinchiudono chi vuole essere libero di essere come vuole, di essere felice. NO ai nemici della felicita'. Grazie Elena per ricordarci di non dimenticare. Grazie alla MUSICA!

Ellen Cohen and Paolo Paci

11 Dicembre 2022
20:55

Solidarietà con i Persiani che emerga con potenza la loro millenaria civiltà.

Rocco Militano

10 Dicembre 2022
04:18

Solidarietà solidarietà solidarietà

Giuliana

9 Dicembre 2022
22:17

Tra le vittime dell'orrore religioso oscurantista c'è anche Saman Abbas, la ragazza pakistana con la fascia rossa sui capelli assassinata (forse addirittura sgozzata) dai genitori perché sognava un mondo più libero e un amore solo suo. Una storia che ci riguarda più da vicino. Lei che voleva essere italiana (si firmava "italian girl" sui social) e forse la cittadinanza italiana l'avrebbe salvata. L'ha salvata per un po' la scuola, che lei frequentava nonostante il divieto del padre. Una luce, quella della scuola che le ha fatto capire da che parte sta la vita vera, ma che forse non è stata abbastanza accesa per salvarla dalla morte. Adesso la sindaca di Novellara, Elena Carletti (la figlia di Beppe Carletti, uno dei fondatori dei Nomadi) ha deciso di farle avere la cittadinanza, ma non quella italiana, ma quella di Novellara, il comune in cui Saman abitava. E poi ci sarà una scuola che porterà il suo nome. Una scuola per custodire il suo messaggio di libertà e impedire che altre Saman facciano la stessa fine. Grazie a Elena e a tutte le ragazze e le donne che hanno partecipato al film. (giandomenico)

Giandomenico Curi

8 Dicembre 2022
12:43

faccio notare che ieri è stato giustiziato Mohsen Shekari. Shekari era stato arrestato il 25 settembre, poi condannato il 20 novembre con l'accusa di "moharebeh", una parola farsi che significa "guerra contro Dio", accusa che comporta la pena capitale. Secondo le Ong per i diritti umani, le vittime della repressione da metà settembre sono oltre 400, di cui una sessantina minorenni.

tom

8 Dicembre 2022
12:11

una gran bella idea. Condiviso....impressionante come Bellaiao sia diventata una canzone "icona"...internazionale

letizia

8 Dicembre 2022
10:56

grazie elena che ricordi l'opposizione al regime teocratico iraniano

tom