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Come lo scandalo Enron ha stupito gli Stati Uniti

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A fine 2000 Enron sembra l’indiscutibile nuovo gioiello dell’energia americana. Le sue azioni sono viste quasi da tutti come un investimento sicuro. Ma come ha fatto Enron a fallire così rovinosamente in così poco tempo?

Enron nasce nel 1985 quando InterNorth acquisisce la Houston Natural Gas, due società che operano soprattutto con il gas naturale. Il CEO è Kenneth Lee Lay.
Alle spalle ha incarichi di grande rilievo nel settore energetico, sia in agenzie federali che in aziende private.

Dopo le liberalizzazioni di Ronald Reagan e del suo governo, Enron può agire in totale autonomia. In questa fase, nel 1990, Lay nomina Jeffrey Skilling CEO della nuova divisione Enron Finance. Skilling ha il compito di perfezionare gli strumenti finanziari legati alle risorse dell’azienda.

Nel 1990 Skilling assume anche Andrew Fastow, che diventerà per lui una sorta di braccio destro. Nel 1998 diventerà il CFO di Enron. Dal gas si passa presto ad altre risorse energetiche, come l’elettricità. Nel 1994, poi, l’azienda diventa un fornitore di energia elettrica.

In questo modo tra il ‘91 e il ‘95 i ricavi annuali di Enron crescono vertiginosamente. Ha operazioni in tutto il mondo: in germania, in guatemala,nelle filippine e in Argentina. Inizia a competere con il gigante General Electric.

Ken Lay inizia a intraprendere rapporti sempre più stretti con la politica. George Bush lo chiama "Kenny Boy". Enron è sulla bocca di tutti, c’è grande interesse per l’azienda e attenzione alle sue mosse.

Dopo lo scoppio della crisi delle dot-com, però, le cose iniziano a mettersi male. Bethany McLean, una giornalista di Fortune, inizia un’inchiesta su Enron. Si accorge che c'è qualcosa che non va con i bilanci di Enron. Intervista prima Ken Lay, e poi Skilling, ma McLean non riesce a ottenere nessuna vera risposta dai dirigenti di Enron sui dati poco chiari.

A gennaio 2001 pubblica le conclusioni della sua inchiesta in un articolo. Il titolo è una domanda. IS ENRON OVERPRICED? “Enron è sopravvalutata?”.

La SEC, massima autorità di vigilanza finanziaria degli Stati Uniti, inizia a tenere d’occhio Enron. Skilling e Lay avevano costruito un enorme castello di carte basato su una rete di aziende fantoccio nei paradisi fiscali già dal 1987.

Tutto il sistema, poi, non sarebbe potuto sopravvivere senza la complicità di alcuni analisti della Arthur Andersen, una delle big 5 delle società di consulenze.
Proprio la Andersen sarà la prima vittima nei processi sul caso Enron.

Quando i nodi iniziano a venire al pettine, a ottobre 2001, nella sede di Arthur Andersen a New York viene bruciata quasi una tonnellata di documenti contabili. A inizio 2002 un tribunale condannerà la società per aver distrutto le prove su Enron. La Andersen è costretta a chiudere, dopo 90 anni di attività.

Dopo le indagini, nel 2006 inizia il processo contro gli ex amministratori di Enron. Le accuse principali sono di insider trading, frode e associazione a delinquere. Ci saranno 19 condannati, tra cui i maggiori responsabili: Kenny Lay, Skilling e Fastow.

Skilling sarà condannato a 24 anni. Ken Lay viene condannato a 45 anni di carcere ma muore d’infarto nel 2006 prima di iniziare a scontare la pena.

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