Di Luca Chianca
Collaborazione di Alessia Marzi
Immagini di Fabio Martinelli
Montaggio di Emanuele Redondi
Abbiamo vissuto una campagna elettorale mai vista finora.
Salvini ha tentato fino all'ultimo di contendersi la premiership con l'alleata Meloni, radunando migliaia di simpatizzanti nel sacro prato di Pontida, dove ha avuto inizio la storia del vecchio partito guidato da Umberto Bossi. Ma cosa nasconde questo prato dove son tornati a radunarsi i vecchi militanti della Lega Nord e di quella di Salvini Premier? Uno scambio di soldi tra i due partiti. La Lega di Salvini, infatti, ha versato all’immobiliare Pontida Fin, di proprietà della vecchia Lega nord, ben 250 mila euro per l'affitto di un solo giorno di raduno. Pochi giorni dopo, con una parte di quei soldi, il vecchio partito ha pagato Francesco Barachetti, l'imprenditore condannato a dicembre scorso a 5 anni nella vicenda dell’acquisto della nuova sede della Film Commission lombarda perché avrebbe sottratto fondi pubblici, con i due contabili del partito di Salvini, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Nomi noti per Report che si è occupato più volte della vicenda. L'estate scorsa, però, spunta una storia esclusiva che vede coinvolto sempre l’imprenditore Barachetti e un comune amministrato dalla Lega. Questa volta al centro dell'inchiesta è la caserma dei carabinieri di Trezzo sull'Adda, dove Barachetti nel 2016 si è aggiudicato un appalto da 600mila euro per terminarne i lavori.