La cosiddetta teoria degli opposti estremismi in Italia indica una teoria politica finalizzata a raggruppare le forze centriste al fine di isolare e marginalizzare i consensi nei confronti delle forze di destra e di sinistra. Questa strategia risale alla fine degli anni '40.
Lo slogan con cui essa veniva espressa fece molta presa nel linguaggio politologico dell'epoca e contribuì a mantenere, secondo il giudizio di alcuni osservatori, la coesione dell'elettorato moderato attorno ai partiti dell'area centrista.
Negli anni '70 si utilizzò la locuzione «opposti estremismi» per indicare nelle violenze commesse dai gruppi di estrema destra ed estrema sinistra che a volte sconfinavano nel terrorismo, un metodo per rafforzare le forze centriste, da parte di settori deviati dello Stato.