Gerardo Cunico - Per la pace perpetua: il progetto etico-politico di Immanuel Kant e la sua eredità, ultimo appuntamento con il ciclo di incontri “Le religioni e le filosofie. Di fronte alla guerra e sulla via della pace”, a cura del Centro Studi Antonio Balletto.
L’improvvisa invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e i drammatici eventi bellici che ne sono derivati e che minacciano di durare a lungo ci hanno bruscamente ricordato quanto la guerra non sia un retaggio del passato o qualcosa che avviene solo al di fuori o ai margini del cosiddetto mondo civilizzato. In particolare, ci mostrano che le religioni, anche le comunità cristiane, sono pronte anche oggi, in certe circostanze, a giustificare e a sostenere (con riferimenti dottrinali, gesti simbolici e persino preghiere comunitarie) l’iniziativa militare brutale e distruttiva decisa da un governo. Tutto questo ci impone di riflettere sugli atteggiamenti spesso contraddittori emersi nelle comunità e nelle tradizioni religiose di fronte al fatto della guerra, sistematicamente connesso al conato di autoaffermazione senza limiti della potenza unilaterale in ogni campo. Deve però anche indurci a riscoprire le più alte e idealmente prevalenti istanze di pace, espresse in vario modo in tutte le tradizioni religiose.
In questo ciclo l’obiettivo è quello di far vedere come, anche in mezzo alle contraddizioni delle storie, emergano linee di pensiero e di iniziativa volte positivamente alle vie della pace e portate da figure eminenti e illuminanti anche per il nostro tempo.
Visita: palazzoducale.genova.it